Credo in noi come se fossimo di un’altra generazione, quella del bene sopra la ragione, quella che aspetto anche tutta la vita per vederti tornare dalla guerra mondiale

Due settimane fa. C'è poco da aggiungere. Domenica di 14 giorni fa iniziava a quest'ora la fine di tutto. Iniziavo ad avere quel magone nello stomaco, sensazioni che non andavano via. Paure stranissime che mi agitavano al punto di respirare male, di non sapere che fare. Sapevo solo che qualcosa era accaduto, che ti aveva perduto.

Neanche Cassandra, neanche Nostradamus, i miei condor intestinali non si smentiscono mai, come le emozioni il giorno che ci siamo incontrati, come i sorrisi ad ogni tuo messaggio, come le lacrime che da due settimane a questa parte hanno la meglio sulla mia serenità.

Scioccamente sto qui, tra mal di testa e broncio, a pensare a te, a volere ancora te, sentirti, vederti, viverti. La stupidità umana non si può misurare in Q.I., evidentemente devono introdurre altri parametri, come “quanto sei sottona” allora si che se ne vedrebbero delle belle.

Per il resto rimango io, con le mie emozioni e i miei desideri, tra musica, blog e amici, che per fortuna ci sono sempre, anche se tu non ci sei.

Io che ho fin troppe parole,
e a volte resto in silenzio.
Adesso sono qui a scriverti
chiedendo quasi perdono
per le cose che do per scontato
e perché ci siamo scelti
e che magari vorresti sentire
ogni tanto da me

Mi piacerebbe giocare di più,
a volte lasciarmi andare,
ma mi riduco a un pensatore noioso e volgare,
spesso nemico del tempo
specie se non ti ho accanto.
Stanotte dormi da sola
mi va a fuoco la gola

Credo in noi come se fossimo
di un’altra generazione
quella del bene sopra la ragione,
quella che domenica andiamo a lago
he ho bisogno di svago

Senza di te
Non amerei tutti i miei errori
Senza di te
Un mondo senza le canzoni
Senza di te
Non me lo voglio ricordare
Stare lì a guardare
Al buio non è affatto uguale

Senza di te
Una finestra senza vetri
Senza di te
Un’estate senza il mare
Senza di te
Non mi ricordo come fare

Ti tocca il ruolo di amante neutrale
Sei la tua parte migliore
Quello che riesce ad uscire ogni giorno
Da tutto quel tuo lavorare

Hai conosciuto il mio peggio
E con il tuo mi hai fatto male
Le cose semplici ai vigili urbani
E a noi una città più reale

Ci scopriremo nel tempo
Per poi coprirci con cura
E costruiremo sbagliando

E forse non avrò paura
E regalandoci vita
Scambiando sangue e opinionI
Vedremo i giorni fiorire
negli occhi di un figlio
che avrà i miei bottoni

Credo in noi come se fossimo
di un’altra generazione
quella del bene sopra la ragione
Quella che aspetto anche tutta la vita
Per vederti tornare dalla guerra mondiale

Senza di te
Non amerei tutti i miei errori
Senza di te
E’ un mondo senza le canzoni
Senza di te
Non me lo voglio ricordare
Stare lì a guardare
Al buio non è affatto uguale

Senza di te
Una finestra senza vetri
Senza di te
Un po un’estate senza il mare
Senza di te
Non mi ricordo come fare

Senza di te
Non amerei tutti i miei errori
Senza di te…

Zibba #

 
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